Il Cha Cha Cha | Aguanilebbe

Il Cha Cha Cha nasce intorno alla metà del 1900, quando il musicista Enrique Jorrin, cominciò a suonare una parte del Danzon con un nuovo ritmo sincopato in 4/4.
Si trattava di “Nunca”, un motivo messicano di grande successo che, modificato nella seconda parte secondo il nuovo stile di musica e canto, venne lanciato come “La engañadora”.
Il ritmo era quello di un mambo lento e i ballerini cubani cominciarono a danzarlo con un triplo movimento dei fianchi; gradualmente questo ancheggiamento venne modificato in tre passi.
Nacque così un suono onomatopeico che Jorrin chiamò Cha Cha Cha.
La caratteristica di questo ballo, secondo Jorrin, non era il ritmo sincopato come nel mambo, ma la rilevanza data al tempo e al contrattempo.
Questo ballo alleggerisce la complessità del mambo, permettendo ai ballerini, grazie anche alle sue pause, di danzare in maniera più armonica e sensuale.
Il Cha Cha Cha scioglie le inibizioni, esalta l’ironia, tira fuori la sensualità nascosta sia dell’uomo che della donna, diventando il genere musicale e danzario più apprezzato in tutta Cuba.

Enrique Jorrin compose inoltre un brano di presentazione per un’orchestra, all’epoca sconosciuta che, proveniente da Cienfuegos, cercava di affermarsi all’Havana: La Orquestra tipica Aragon la cui voce principale era quella di Rafael “Felo” Bacallao e che divenne poi una delle più affermate in tutta l’Isola.

LA STRUTTURA MUSICALE ED IL BALLO
Il Cha Cha Cha, essendo un’evoluzione del Danzon, aveva la stessa struttura musicale, ossia ABAC e fu proprio quest’ultima parte (C) che venne modificata da Jorrin.
Inizialmente le prime parti erano considerate di introduzione e quindi non ballate.
La forma corretta per iniziare a ballare è partendo sul triplo passo, ovvero dal “Cha Cha Cha”, per poi continuare con “Dos-Tres”. La coppia mantiene la posizione chiusa del ballo sociale, ma cominciano ad affacciarsi le prime figure a coppia aperta dove i ballerini giocano con lo spazio e con i cambi di posizione.